
Dal 1994 MA.RIS. Realizza servizi e concrete opportunità di lavoro destinati alle fasce più deboli della popolazione perseguendo così la promozione dell’individuo e l’integrazione sociale
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La COMUNITA’ TERAPEUTICA RESIDENZIALE di Pitelli a La Spezia, oltre a tradizionali percorsi riabilitativi per persone tossicodipendenti, anche in regime alternativo alla detenzione (affidamento terapeutico ai servizi sociali, arresti domiciliari) è specializzata anche sulla strutturazione di percorsi di residenzialità breve per persone alcooldipendenti.
Il servizio di accoglienza assume una duplice funzione:
Il servizio di accoglienza assume una duplice funzione:
da una parte è una porta aperta alla città della Spezia (a persone in difficoltà, loro familiari o amici, insegnanti o educatori adulti), oltre la quale è possibile trovare personale preparato al quale chiedere informazioni su questioni connesse alle dipendenze e ai servizi cittadini impegnati in tale direzione e dall’altra costruire un rapporto di sostegno su specifiche situazioni di difficoltà chiedendo una consulenza professionale.
L’accoglienza è la prima fase del percorso terapeutico – riabilitativo, nella quale viene attivato e ipotizzato il futuro progetto personalizzato legato all’inserimento in una delle due comunità residenziali gestite dalla Cooperativa.
La gestione dell’intero servizio di accoglienza è seguita da una equipe multi-disciplinare formata da:
L’ equipe, in funzione del tipo di oggetto di lavoro, ha assunto la seguente organizzazione:
La procedura di accoglienza prevede un numero di colloqui che può variare in relazioni alle problematiche del soggetto, alle comunicazioni del Servizio pubblico inviante (Ser.D, Noa) e disponibilità della struttura comunitaria.
I colloqui sono mirati a una prima conoscenza del soggetto richiedente, alla raccolta dati, alla compilazione scheda personale e alla valutazione dell’aspetto motivazionale.
Durante i colloqui, inoltre, si forniscono informazioni relativamente al contesto comunitario, il regolamento interno e il tipo di vita nell’ambiente interno.
Solo al termine della fase di colloqui si elabora, congiuntamente col Servizio inviante una prima ipotesi del progetto personale e la contrattazione e avvio del percorso della presa in carico.
Il percorso terapeutico-educativo ha la durata di 18 mesi ed è suddiviso in 3 fasi:
Ogni richiedente può essere ammesso in comunità anche se assume terapia metadonica in accordo col Servizio inviante di riferimento, col quale durante il percorso si programma eventuale scalaggio e durata.