
Dal 1994 MA.RIS. Realizza servizi e concrete opportunità di lavoro destinati alle fasce più deboli della popolazione perseguendo così la promozione dell’individuo e l’integrazione sociale
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È lo strumento che da visibilità alle domande ed alla necessità di informazione e trasparenza del proprio pubblico di riferimento.
È il modello di rendicontazione sulle quantità e sulle qualità di relazione tra l’impresa ed i gruppi di riferimento rappresentativi dell’intera collettività, mirante a delineare un quadro omogeneo, puntuale, completo e trasparente della complessa interdipendenza tra i fattori economici e quelli socio-politici connaturati e conseguenti alle scelte fatte.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
(Costituzione Italiana).
“Lasciate pertanto che io riaffermi in primo luogo la mia ferma convinzione che la sola cosa di cui dobbiamo aver paura è la paura stessa, l’irragionevole ingiustificato terrore senza nome che paralizza gli sforzi necessari a convertire la ritirata in progresso.”
(F. D. Roosevelt, Discorso inaugurale, 4 marzo 1933)
Presentando il Bilancio Sociale del 2021, dopo un anno come il 2020, devastato dalla vicenda pandemica, non poteva, il pensiero, non soffermarsi su chi ha sofferto maggiormente, sia in termini di salute, che di lavoro, socialmente e psicologicamente. Per questo ho voluto ricordare la nostra Costituzione che, nei suoi principi fondamentali, sottolinea cos’è la dignità della persona e i compiti della Repubblica per garantirli.
La Costituzione è la carta fondamentale di uno Stato, che contiene regole e principi su cui si fondano la convivenza civile e il funzionamento delle istituzioni. In Italia, la Costituzione è stata scritta tra il 1946 e la fine del 1947, sulla base di un mandato assegnato dagli elettori con suffragio universale il 2 giugno 1946, lo stesso giorno in cui tramite referendum prevalse la forma repubblicana sulla monarchia. Risulta essere entrata in vigore nel gennaio 1948 ed è giunta quasi intatta fino ad oggi, salvo poche modifiche.
L’Istat ha comunicato che nel mese di dicembre 2021 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato un aumento dello 0,4% su base mensile e una crescita del 3,9% su base annua (dal +3,7% del mese precedente).
In un periodo storico, dove, tra pandemia, guerra, inflazione, crisi economica e sociale, diventa facile poter scivolare nella rassegnazione e abbandonare la speranza, vengono alla mente le parole di F. D. Roosevelt, parole di coraggio e di rinnovata speranza.
La Cooperazione Sociale è tutto ciò, eguaglianza, equità, solidarietà, autosufficienza, dignità.
Riuscire a garantire un posto di lavoro, un reddito, dare un senso di appartenenza, far sentire le persone parte di una comunità.
Tutto ciò, si può riassumere in “dare diritto di cittadinanza” ai più deboli, a coloro che, soprattutto nei momenti difficili, sono destinati a pagare il conto più salato.
In una grave condizione di crisi economica, il nostro ruolo e la nostra importanza sono diventati ancora più evidenti; abbiamo dimostrato grande capacità di resilienza e i risultati conseguiti evidenziano e confermano la natura anticiclica della cooperazione, la quale, con la sua capacità di creare esternalità positive in periodi di congiuntura negativa, riesce a rivolgere il proprio sguardo alle persone più fragili, cercando di creare, quanto meno, un argine alla grave crisi.
Il nostro ruolo, quindi, unitamente a quello di tutte le imprese sociali e del terzo settore, è stato fondamentale durante l’emergenza sanitaria e lo sarà ancora di più nelle fasi di una auspicata ripresa.
Ma.Ris. ha continuato ad operare in modo continuativo al fianco delle persone, affrontando, le difficoltà quotidiane continuando a garantire servizi indispensabili e non differibili, come l’igiene e il decoro urbano, la raccolta dei rifiuti, la gestione delle camere mortuarie e dei cimiteri, le sanificazioni, le pulizie e le Comunità aperte, solo a titolo esemplificativo. Abbiamo cercato di reagire con immediatezza, dimostrando quella capacità di fornire risposte rapide e certe che da sempre ci contraddistingue.
Il mantenere la barra ferma, sempre a fianco dei più deboli e su tutto ciò detto, ha avuto un prezzo in termini di bilancio, ma ha garantito alla Cooperativa un rafforzamento nella sua identità, sulla propria mission, sui nostri valori.
Anche quest’anno abbiamo dimostrato che noi ci siamo, noi non ci tiriamo indietro, continuando, pur nell’innovazione, ad essere Ma.Ris. Cooperativa Sociale e a realizzare il motto che ci contraddistingue:
Verso l’Individuo, verso la Società.
Fabrizio Augello
PRESIDENTE
MA.RIS. COOPERATIVA SOCIALE